Come aprire un agriturismo in Italia

Iter burocratico, requisiti legali, documenti, costi e tasse per aprire un agriturismo.

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Stai pensando di aprire un agriturismo in Italia? Con la crescita del turismo sostenibile, investire in una struttura ricettiva che punti sul contatto con la natura e sulla degustazione di prodotti locali potrebbe essere una carta vincente.

Prima di lanciarti in questa impresa, però, dai un’occhiata alla nostra guida e scopri tutto quello che c’è da sapere su come aprire un agriturismo in Italia, dai documenti necessari alle tasse da pagare, costi ed incentivi.

Che cos’è un agriturismo?

Il fenomeno delle vacanze rurali presso aziende agricole nacque attorno agli anni ’50 in Francia, con la Federation Nationale des gites ruraux. In Italia, invece, la storia dell’agriturismo nasce alcuni anni dopo, nel 1965, con l’istituzione dell’Agriturist.

Ad oggi, le attività agrituristiche sono definite dalla Legge 20 febbraio 2006, n. 96. Come riporta il decreto legislativo: “Per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.”

A differenza di altre strutture ricettive, come ad esempio una casa vacanza o un bed&breakfast, non tutti possono aprire un agriturismo. Solo gli imprenditori agricoli, che esercitano “coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali o attività connesse”, possono avviare questo tipo di attività.

Inoltre, l’attività agricola deve rimanere predominante rispetto a quella agrituristica.

Normativa agriturismi in Italia

Mentre la legge quadro dello Stato definisce le caratteristiche fondamentali dell’attività agrituristica, diverse normative regionali ad hoc entrano nel dettaglio, specificando e regolandone diversi aspetti.

Gli elementi da tenere in considerazione quando decidi di aprire un agriturismo in Sicilia potrebbero essere diversi da quelli fondamentali per aprire un agriturismo in Toscana! Per questo motivo, devi sempre verificare la normativa vigente nella tua regione.

Le leggi sugli agriturismi sviluppate in autonomia dalle singole regioni definiscono:

  • il numero massimo di ospiti
  • la classificazione dell’attività agrituristica
  • aspetti relativi ai periodi di apertura
  • norme igenico-sanitarie
  • requisiti strutturali e altro ancora.

Lavoratori presso l’agriturismo: familiari o dipendenti

La Legge 20 febbraio 2006, n. 96 che regolamenta gli agriturismi in Italia definisce anche i soggetti a cui è consentito lo svolgimento delle attività agrituristiche.

Questi sono:

  • l’imprenditore agricolo
  • i famigliari
  • lavoratori dipendenti a tempo determinato, indeterminato o parziale

Il ricorso a soggetti esterni è consentito esclusivamente per lo svolgimento di attività e servizi complementari.

Attività agrituristiche definite dalla legge italiana

Oltre ai lavoratori consentiti negli agriturismi, il decreto legislativo definisce inoltre quattro attività agrituristiche. Queste sono:

  1. Dare ospitalità in alloggi o spazi all’aperto riservati ai campeggiatori. È importante notare che solo edifici preesistenti nel fondo agricolo possono essere destinati a scopi agrituristici.
  2. Somministrare pasti e bevande. Questi devono essere costituiti prevalentemente da prodotti propri dell’agriturismo e di aziende agricole della zona, con preferenza per i prodotti tipici caratterizzati dai marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG. Per prodotti propri, si intende sia i prodotti lavorati e trasformati in loco che quelli ricavati da materie prime dell’azienda agricola e lavorati e trasformati da terzi.
  3. Organizzare degustazioni di prodotti dell’azienda agricola connessa all’agriturismo.
  4. Organizzare attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e d’ippoturismo. Queste possono avvenire anche al di fuori dei possedimenti dell’azienda agricola, purché siano finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.

L’attività agrituristica puo’ essere svolta tutto l’anno.

Agriturismi in Italia: qualche cifra

Ora che abbiamo definito nel dettaglio che cos’è un agriturismo, vediamo alcuni dati estratti dal Rapporto Agriturismo e multifunzionalità 2022:

  • In Italia esistono ben 25.390 aziende agricole che svolgono attività agrituristiche.
  • 8 agriturismi su 10 offrono alloggio ai loro clienti (81,3%) e in media hanno 14,2 posti letto.
  • La ristorazione invece è svolta da un’azienda su due (50,4%) con una media di 41,5 posti a tavola.
  • Le attività proposte sono: degustazione (24,1%) e attività sportive ricreative e culturali (53%). Il 28% offre sport, il 25% escursionismo, il 15% attività didattiche e corsi, il 14% mountain bike e l’11% attività equestri.

Cosa devo fare per aprire un agriturismo in Italia?

Sei un imprenditore agricolo e vuoi aprire un agriturismo? Vediamo passo dopo passo come fare.

Come aprire un agriturismo in Italia ᐅ Guida

Requisiti legali per aprire un agriturismo: apertura partita IVA, INPS e INAIL

Trattandosi di un’attività imprenditoriale, una delle prime cose che dovrai fare è aprire una partiva IVA. Il codice attività da usare è 55.20.52. È opportuno sottolineare che un’azienda agricola che decide di aprire un agriturismo potrà usufruire di alcuni vantaggi fiscali, tra cui il regime di determinazione forfetaria dell’IVA, fissata al 10%.

Altri requisiti legali necessari per aprire il tuo agriturismo sono:

  • Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
  • Apertura di un conto fiscale che monitori debiti e crediti con l’Agenzia delle Entrate.
  • Iscrizione all’elenco regionale degli operatori agrituristici.
  • Iscrizione alla gestione INPS per commercianti per i contributi pensionistici.
  • Iscrizione all’INAIL, l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Nota inoltre che l’attività agrituristica può essere svolta in forma imprenditoriale o societaria. In quest’ultimo caso, almeno uno dei soci deve essere un imprenditore agricolo.

Autorizzazione del Comune per lo svolgimento dell’attività agrituristica

Per aprire un agriturismo è necessario richiedere l’autorizzazione al Comune di competenza. Dato che questo aspetto viene regolato dalle normative regionali specifiche, è difficile individuare un iter amministrativo univoco.

In generale, insieme alla modulistica specifica del tuo Comune, dovrai allegare l’iscrizione all’elenco regionale degli operatori turistici. I titolari delle aziende agricole che chiedono di entrare a far parte di questi elenchi vengono sottoposti a controlli per assicurarsi che non abbiano commesso reati contro la salute e la sicurezza pubblica. L’amministrazione provinciale inoltre, tramite sopralluogo, verifica l’idoneità agrituristica dell’azienda agricola.

Altre autorizzazioni che dovrai conseguire per aprire il tuo agriturismo sono:

  • Autorizzazione sanitaria per i locali in seguito a verifica dalle autorità competenti (ASL).
  • Autorizzazione dei Vigili del Fuoco.
  • Autorizzazione per l’installazione delle insegne e dei cartelli segnaletici stradali.
  • Redazione del manuale HACCPT di autocontrollo igienico-sanitario per la corretta somministrazione di cibi e bevande.
  • Libretti d’idoneità sanitaria per il personale agrituristico.

Presentazione della SCIA al Comune di competenza

L’autorizzazione del Comune per lo svolgimento dell’attività agrituristica e la presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività o SCIA sono spesso collegate. Contatta il tuo Comune per informarti su cosa richiede nello specifico la normativa agriturismi della tua Regione.

La SCIA è un documento che ogni aspirante gestore di una struttura ricettiva (casa vacanze, bed&breakfast, affittacamere o agriturismo) deve presentare. Sostituisce la vecchia DIA o Denuncia di inizio attività. Puoi scaricare la modulistica necessaria dal sito web del Comune di competenza o ritirarla allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP).

Tasse da pagare quando si apre un agriturismo

Per quanto riguarda le imposte dirette, gli agriturismi scontano un regime forfetario di favore disciplinato dall’art. 5 della L. n. 413/91. Ai ricavi conseguiti viene quindi applicata una percentuale di redditività pari al 25%. È importante notare che, per poter usufruire di questo vantaggio fiscale, l’agriturismo deve rispettare le autorizzazioni amministrative previste dalle rispettive normative regionali.

Un regime di determinazione forfettaria è previsto anche per quanto concerne l’IVA. L’imposta sul valore aggiunto è determinata riducendo l’imposta relativa alle operazioni imponibili in misura pari al 50% del suo ammontare.

Ti consigliamo di contattare il tuo commercialista di fiducia per calcolare esattamente l’importo di questi versamenti e l”imposta regionale sulle attività produttive o IRAP.

Altre tasse e imposte che potresti dover pagare come proprietario di un agriturismo sono:

  • TARI o Tassa sui rifiuti speciali
  • SIAE o Società Italiana degli Autori ed Editori
  • Canone RAI, in caso i tuo alloggi siano dotati di televisore

Obbligo di comunicazione degli ospiti alle autorità

I proprietari di agriturismi, così come tutti i gestori di strutture ricettive in Italia (hotel, ostelli, case vacanze, bed&breakfast, ecc.), hanno l’obbligo di comunicare le generalità degli ospiti alla Questura nel giro di 24 ore dall’arrivo.

Grazie al portale online della Polizia di Stato, il cosiddetto servizio Alloggiati Web, puoi compilare le schedine alloggiati direttamente online, anche con smartphone o tablet.

Inoltre, al fine di monitorare e stilare statistiche sui movimenti dei turisti in Italia, ti è richiesto d’inviare le date di arrivo e partenza dei tuoi ospiti all’Istituto nazionale di statistica o ISTAT.

Altri aspetti fondamentali del tuo agriturismo

Definiti i requisiti legali e fiscali necessari per aprire il tuo agriturismo, è il momento di pianificare la tua offerta.

Camere per gli ospiti

Hai intenzione di offrire dei posti letto agli ospiti del tuo agriturismo? Se la risposta è sì, dovrai consultare la normativa regionale vigente per sapere quante camere e quanti letti puoi offrire.

Per esempio, un agriturismo in Sardegna con superficie minore o uguale a 10 ettari può avere un massimo di 6 camere e 10 posti letto. Le aziende agricole di dimensioni superiori possono incremento di un posto letto per ogni ettaro oltre i 10, con il limite massimo di 12 camere e 20 posti letto. Un agriturismo in Umbria invece deve rispettare il limite dei 30 posti letto, indipendentemente dalle dimensioni del fondo agricolo.

Anche per quanto riguarda le dimensioni e le pulizie delle stanze e il numero di bagni per gli ospiti dovrai fare riferimento alla normativa agriturismo regionale.

In linea di massima, ti consigliamo di ammobiliare le stanze con:

  • letto
  • comodino
  • lampada
  • sedia
  • armadio
  • specchio
  • almeno una presa di corrente
  • cestino per i rifiuti
  • Wi-Fi

Per saperne di più, dai un’occhiata alla nostra guida “Gli elementi indispensabili per attrezzare e arredare la tua struttura ricettiva“.

Somministrazione di alimenti e bevande

Molti agriturismi decidono di offrire un servizio di ristorazione, che va dalla colazione inclusa per coloro che soggiornano presso l’azienda agricola, al pranzo e alla cena.

Potrebbero esserci regole strutturali e igienico-sanitarie diverse se decidi di somministrare alimenti e bevande solo agli ospiti alloggiati o a tutte le persone che visitano il tuo agriturismo. Assicurati quindi di controllare la normativa regionale specifica!

In generale, la Legge 20 febbraio 2006, n. 96. che regola gli agriturismi in Italia impone delle limitazioni sugli alimenti e bevande consentiti. Lo scopo è quello di promuovere l’offerta enogastronomica e i prodotti agroalimentali regionali. Per cui:

  • L’agriturismo deve offrire una quota significativa di prodotto proprio, soprattutto quando prevede un servizio di ristorazione che non si limita agli ospiti alloggiati.
  • È possibile offrire prodotti provenienti da aziende agricole della zona, collocate in ambito regionale o in zone omogenee contigue di regioni limitrofe.
  • I prodotti propri e provenienti dalle aziende agricole limitrofe devono rappresentare la prevalenza dei prodotti impiegati nella somministrazione dei pasti e delle bevande.
  • Anche per quanto riguarda la parte rimanente di prodotti utilizzati, si dovrebbero preferire artigiani alimentari della zona e produzioni agricole regionali.
  • In caso alcuni prodotti necessari non siano reperibili nella zona, si può stabilire una quota massima di prodotti di altra provenienza.
  • Lo stesso vale nel caso ci siano cause di forza maggiore accertate dalla regione come calamità naturali, atmosferiche, fitopatie o epizoozie.

Degustazione di prodotti tipici

Stai pensando di organizzare un’attività di degustazione dei prodotti della tua azienda agricola e promuovere il turismo enogastronomico presso il tuo agriturismo?

Nella maggior parte dei casi, le attività di degustazione sono più che gradite dagli ospiti. Che la tua azienda agricola produca vino, birra, salumi, olio o formaggio, offrendo la possibilità di degustare i tuoi prodotti non solo farai vivere ai tuoi ospiti un’esperienza unica nel suo genere, ma potresti anche convincerli ad acquistarne un po’ come souvenir e ottenere un guadagno extra.

Assicurati di offrire un’opzione di degustazione con spiegazione in inglese e altre lingue straniere, per conquistare il cuore dei turisti internazionali.

Organizzazione di attività ricreative complementari

Secondo la legge quadro dello Stato, le attività ricreative, culturali e didattiche offerte da un agriturismo possono svolgersi autonomamente rispetto all’ospitalità e alla somministrazione di pasti e bevande.

Se stai cercando qualche idea su cosa può offrire il tuo agriturismo, eccone alcune:

  • Arrampicata, canottaggio, escursionismo, mountain bike ed altre attività sportive.
  • Fattorie didattiche e attività di contatto con gli animali, perfette per famiglie con bambini.
  • Attività volte alla conoscenza del patrimonio storico-ambientale e culturale.
  • Laboratori culinari in cui si lavorano insieme i prodotti dell’azienda agricola.
  • Attività di turismo equestre, che potresti finanziare attraverso incentivi regionali volti a incoraggiare l’acquisto e l’allevamento di cavalli da sella.

Come aprire un agriturismo in Italia ᐅ Guida

Quanto costa aprire un agriturismo?

Le spese da considerare quando si decide di aprire un agriturismo sono molte. Chiaramente, tutto dipende dalla tua situazione di partenza. Se gestisci un’attività agricola di successo, disponi di edifici che potrebbero essere trasformati facilmente in alloggi e hai una famiglia numerosa disposta ad aiutarti, le spese saranno ridotte rispetto a chi parte da zero.

Ecco una lista dei potenziali costi che dovrai sostenere per l’apertura del tuo agriturismo:

  • Lavori di ristrutturazione: molto probabilmente, la tua azienda agricola avrà bisogno di qualche lavoro di ristrutturazione per poter svolgere la funzione complementare di agriturismo e soddisfare le norme igenico-sanitarie.
  • Acquisto dei mobili: letti, sedie, comodini, armadi ed altri elementi di arredo sia per le stanze degli ospiti che per le zone comuni.
  • Costi di apertura e spese burocratiche: presentazione della SCIA, verifica d’idoneità dell’immobile, iscrizione alla Camera di Commercio, manuale HACCPT di autocontrollo igienico-sanitario e quant’altro.
  • Costi per pubblicità e marketing: i siti di prenotazione come Agriturismo.it, Airbnb e Booking.com ti aiutano a raggiungere ospiti da tutto il mondo pagando commissioni moderate.
  • Costo del sito web: il sito web del tuo agriturismo ti permetterà di rafforzare l’identità del tuo brand ed incrementare la tua presenza online.
  • Costo del channel manager: potresti voler utilizzare un channel manager che sincronizzi automaticamente i tuoi calendari, sia sulle piattaforme di prenotazione che sul tuo sito web di prenotazione diretta.
  • Costi di gestione: luce, gas, acqua, tassa sui rifiuti, canone RAI, connessione a internet, spese di manutenzione, acquisto di prodotti alimentare provenienti da aziende agricole limitrofe e prodotti per la pulizia dei locali.
  • Stipendi per i lavoratori dipendenti: quando pianifichi l’apertura del tuo agriturismo, assicurati di definire quante persone dovrai assumere e per quali mansioni.

Finanziamenti per l’apertura di un agriturismo

Dal momento che gli agriturismi contribuiscono al sostegno dello sviluppo agricolo e del turismo rurale, sono spesso disponibili incentivi e finanziamenti a fondo perduto.

Prima di aprire il tuo agriturismo, dai un’occhiata ai bandi pubblicati dalle Regioni e dall’Unione Europea, oppure chiedi al tuo commercialista di fiducia.

Come gestire un agriturismo di successo

Hai soddisfatto tutte le normative regionali, compilato la documentazione necessaria, preparato gli spazi per accogliere gli ospiti e ottenuto l’ok per aprire il tuo agriturismo. Ben fatto!

Ora è il momento di ottenere le prime prenotazioni. Il modo più semplice per iniziare è creare annunci di qualità sui principali portali di prenotazione. Airbnb e Booking.com ti permetteranno di raggiungere un vasto pubblico da tutto il mondo. Il sito di prenotazione Agriturismo.it è una realtà più che altro italiana, ma rimane uno dei migliori strumenti per chi è alla ricerca di una vacanza rurale.

Crea un titolo accattivante, una descrizione completa della tua offerta e aggiungi delle foto professionali. Infine, prendi in considerazione un channel manager per la gestione dei tuoi annunci.

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Smoobu è un channel manager pensato specificatamente per i gestori di affitti brevi: case vacanze, agriturismi, affittacamere e bed&breakfast.

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  • Sincronizzare automaticamente e in tempo reale i calendari dei tuoi annunci e del tuo sito web di prenotazione diretta. In questo modo ridurrai il lavoro manuale ed eviterai il rischio di overbooking.
  • Automatizzare la comunicazione con gli ospiti, creando template personalizzati per ogni occasione.
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  • Migliorare l’esperienza dei tuoi ospiti, grazie alla nostra guida digitale e alle diverse integrazioni partner.

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