Come aprire un B&B in Italia

Scopri quali sono i requisiti legali, i documenti, i costi e le tasse da pagare quando si apre un bed and breakfast.

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Il settore degli affitti a breve termine ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi decenni, sia in Italia che nel mondo. Sempre più persone hanno deciso d’intraprendere questa strada per poter disporre di un’entrata mensile aggiuntiva.

Se anche tu hai deciso si aprire una struttura ricettiva, le opzioni sono molte. Tra le più comuni ci sono case vacanza, bed&breakfast, affittacamere e agriturismi. In questa guida completa ti spiegheremo come aprire un B&B in Italia, analizzandone requisiti legali, costi, tasse e molto altro.

Che cosa si intende per Bed and Breakfast?

Per prima cosa: che cosa si intende esattamente per Bed&Breakfast?

Tradotto letteralmente dall’inglese, “bed and breakfast” significa “letto e colazione”. Nonostante il concetto di offrire un posto letto e prima colazione agli ospiti esista da secoli, il termine B&B è stato coniato nel Regno Unito e in Irlanda solo negli anni ’20. Dato che sempre più giovani si trasferivano altrove in cerca di lavoro, le famiglie iniziarono ad affittare le stanze rimaste vuote. Da qui, la nascita dei Bed and Breakfast.

Al giorno d’oggi, in Italia, il Decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 definisce i B&B come “strutture ricettive [extralberghiere] a conduzione ed organizzazione familiare, gestite da privati in forma non imprenditoriale, che forniscono alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare, purché funzionalmente collegate e con spazi familiari condivisi”.

I bed&breakfast gestiti da privati in forma imprenditoriale ricadono invece nella categoria delle strutture ricettive paralberghiere, come definito dall’articolo 9 dello stesso decreto legge.

B&B in Italia: qualche cifra

Ci sono voluti alcuni decenni perché il fenomeno dei bed and breakfast si sviluppasse anche in Italia. Solo nel ’97, in vista del Giubileo di Roma, strutture ricettive para e extralberghiere come B&B e affittacamere iniziarono a diffondersi.

Inizialmente, non c’era una regolamentazione ufficiale al riguardo. Il vuoto normativo venne riempito nel 2007 e, da allora, ogni Regione ha stabilito delle norme valide per i B&B attivi sul proprio territorio.

Vediamo alcuni dati riportati nel Rapporto B&B Italia 2020:

  • Nel 2020, in Italia erano registrati 30.000 bed&breakfast.
  • Di questi, il 70% sono non imprenditoriali contro un 30% di B&B imprenditoriali.
  • Si calcola che i B&B italiani danno lavoro a più di 45.000 persone.
  • Il 50,9% dei bed&breakfast si trova al Nord Italia, il 27,1% al Centro e solo il 22% al Sud.
  • Mentre il 50,8% lavora tutto l’anno, il restante 49,2% ha dei periodi di chiusura obbligatori imposti dalla Regione di appartenenza.

Cosa devo fare per aprire un B&B in Italia?

Supponiamo che tu voglia aprire un B&B. Come fare?

Come aprire un B&B in Italia ᐅ Guida

Prima di tutto, devi assicurarti di avere una proprietà che possa essere utilizzata come bed and brekfast. Ciò significa che la tua casa o appartamento deve essere in regola con i requisiti urbanistico-edilizi, igienico-sanitari e di sicurezza prescritti. Inoltre, la tua proprietà dovrà avere un certo numero di stanze a disposizione degli ospiti, uno o più bagni facilmente accessibili e la possibilità di offrire loro la colazione.

Poiché l’attività di bed and breakfast (imprenditoriale e non) è regolamentata da 19 leggi regionali e due leggi provinciali (Trento e Bolzano), dovrai verificare la normativa della tua Regione.

Queste leggi regionali definiscono non solo il numero di camere e di posti letto consentiti, ma anche diversi altri parametri: differenze tra attività imprenditoriali e non, superficie minima rispetto ai posti letto, obbligo di residenza o meno del gestore nello stesso edificio, limitazioni al numero massimo e minimo di giorni di apertura, durata massima del soggiorno, ecc.

Leggi regionali: numero massimo di camere e posti letto

Detto questo, prima di aprire un bed and breakfast, assicurati di consultare nel dettaglio le normative regionali.

Per darti un’idea delle differenze tra regione e regione, diamo un’occhiata al numero massimo di camere e di posti letto in ciascuna di esse:

  • Abruzzo – massimo 4 camere e 10 posti letto
  • Basilicata – massimo 6 camere e 12 posti letto in città sopra i 5000 abitanti, altrimenti massimo 4 camere e 8 posti letto
  • Calabria – massimo 4 camere e 8 posti letto
  • Campania – massimo 4 camere e 8 posti letto
  • Emilia Romagna – massimo 3 camere e 6 posti letto
  • Friuli-Venezia Giulia – massimo 4 camere e 8 posti letto per B&B non imprenditoriali, massimo 6 camere e 12 posti letto per quelli imprenditoriali
  • Lazio – massimo 3 camere e 8 posti letto
  • Liguria – massimo 4 camere per B&B imprenditoriali, altrimenti massimo 3 camere
  • Lombardia – massimo 4 camere e 12 posti letto
  • Marche – massimo 3 camere e 6 posti letto
  • Molise – massimo 3 camere e 6 posti letto
  • Piemonte – massimo 3 camere e 6 posti letto per B&B non imprenditoriali, massimo 6 camere e 12 posti letto per quelli imprenditoriali
  • Puglia – massimo 3 camere e 9 posti letto per B&B non imprenditoriali, massimo 6 camere e 18 posti letto per quelli imprenditoriali
  • Sardegna – massimo 3 camere e 10 posti letto
  • Sicilia – massimo 5 camere e 20 posti letto
  • Toscana – massimo 6 camere e 12 posti letto
  • Umbria – massimo 3 camere e 6 posti letto per B&B non imprenditoriali, massimo 5 camere e 10 posti letto per quelli imprenditoriali
  • Valle d’Aosta – massimo 3 camere e 6 posti letto
  • Veneto – massimo 3 camere e 12 posti letto
  • Provincia di Trento – massimo 4 camere
  • Provincia di Bolzano – non esiste il B&B ma sono l’affittacamere, con un massimo di 8 camere

Requisiti legali e documenti necessari per aprire un B&B

Ora, se la tua proprietà soddisfa tutti i requisiti strutturali necessari per aprire un bed and breakfast, il passo successivo è quello di avere tutte le carte in regola. Ma quali documenti sono necessari per aprire un B&B?

Recati allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) del tuo Comune per ritirare la modulistica necessaria, oppure scaricala online. Il documento principale da compilare per richiedere l’apertura della tua struttura ricettiva (B&B, affittacamere, casa vacanze) viene definito SCIA, ovvero la Segnalazione certificata di inizio attività. La SCIA sostituisce la vecchia DIA o Denuncia di inizio attività. Questo vale sia per i bed&breakfast imprenditoriali che per quelli a carattere saltuario. Una volta presentata la SCIA, l’apertura della tua attività è immediata.

Insieme alla SCIA ti verrà richiesto di presentare altri documenti. Poiché ogni Regione ha requisiti diversi, controlla la legge regionale specifica. La documentazione necessaria per l’apertura del B&B include solitamente queste informazioni:

  • Carta d’identità o passaporto
  • Codice fiscale
  • Ubicazione della struttura ricettiva
  • Planimetria dell’abitazione
  • Numero e distribuzione di stanze e posti letto
  • Servizi igenici regolamentati per gli ospiti
  • Lista di eventuali servizi complementari
  • Date di apertura e chiusura dell’attività
  • Polizza di assicurazione di responsabilità civile per gli ospiti

Se hai intenzione di aprire un B&B non imprenditoriale, non dovrai aprire la partita IVA. Assicurati di rispettare alcune limitazioni: la tua attività dovrà essere svolta saltuariamente, in modo occasionale e non continuativo. In questo tipo di B&B solo tu o i tuoi familiari potete occuparvi dei servizi per gli ospiti (come pulizie e colazione). Infine, potrai offrire solo servizi aggiuntivi minimi e non fare pubblicità alla tua attività, se non occasionalmente.

B&B imprenditoriali: partita IVA e iscrizione all’INPS

Se invece hai intenzione di aprire un bed&breakfast imprenditoriale, ti dovrai iscrivere presso l’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento della partita IVA con codice Ateco 55.20.5 (affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence).

Inoltre, ti serviranno delle autorizzazioni, certificazioni e accortezze aggiuntive:

  • Allo sportello SUAP del tuo Comune dovrai richiedere le certificazioni in materia di messa in sicurezza dei locali, condizioni igienico-sanitarie, agibilità e requisiti minimi. Assicurati di consultare le normative regionali su questo argomento.
  • Se vuoi offrire ai tuoi ospiti dei prodotti non preconfezionati durante la colazione, dovrai richiedere il certificato di somministrazione di alimenti e bevande (manuale HACCP).
  • Scegli il regime fiscale che meglio si adatta alla tua attività. Fino a 85.000€ l’anno, il regime forfettario è di solito la soluzione più conveniente. Le aliquote di un regime semplificato, invece, variano a seconda della fascia di reddito in cui rientra la tua attività, da un minimo del 23% a un massimo del 43%. Chiedi aiuto a un commercialista per valutare il regime fiscale più adatto.
  • Ti dovrai dotare di timbro d’impresa, registro dei corrispettivi ed altri registri contabili, registratore di cassa e, se assumi dei dipendenti, libro unico del lavoro e degli infortuni.
  • Infine, dovrai presentare presso la Camera del Commercio la tua richiesta d’inizio attivita, allegando la SCIA e richiedendo l’iscrizione all’INPS.

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Tasse da pagare quando si apre un Bed and Breakfast

Diamo quindi un’occhiata agli obblighi fiscali e alle tasse da pagare quando si diventa proprietari di un bed&breakfast. Chiaramente, le cose sono un po’ più semplici quando si ha un B&B saltuario rispetto a uno imprenditoriale.

B&B non imprenditoriale. I profitti derivanti da un’attività di bed and breakfast occasionale sono qualificabili come redditi diversi secondo l’articolo 67 comma 1 lett. i) del Tuir. Questi vengono calcolati sottraendo le spese documentabili, come le spese per i generi alimentari e i prodotti per la pulizia dei locali, dal totale dei guadagni. Assicurati quindi di conservare ricevute e fatture fiscali che attestino le spese inerenti all’attività. Questo reddito è soggetto all’Imposta sul reddito delle persone fisiche (o tassazione IRPEF) nei modi ordinari

B&B imprenditoriale. I guadagni derivanti da un’attività B&B commerciale sono considerati reddito d’impresa secondo l’articolo 55 del Tuir. Dovrai quindi pagare l’Imposta sui redditi delle società (IRES), oltre all’IRPEF e alle liquidazioni mensili o trimestrali IVA. Anche in questo caso, assicurati di conservare e registrare tutte le fatture relative all’attività e predisponi bilancio e dichiarazione dei redditi.

Infine, altre tasse e imposte da tenere a mente sono:

  • Canone RAI – se all’interno della tua abitazione ci sono hai più apparecchi televisivi destinati a fini di lucro, dovrai pagare un canone speciale RAI.
  • SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) – tutti coloro che utilizzano opere protette dal diritto d’autore in Italia devono pagare un compenso alla SIAE. Questo vale anche per hotel e strutture para ed extralberghiere (case vacanze, B&B, affittacamere, etc).
  • Tassa sui Rifiuti Speciale (TARI) – sarà il Comune in cui è localizzata la tua proprietà a decidere se dovrai pagare una tassa sui rifiuti speciali maggiorata.

Comunicazione degli ospiti alle autorità

In Italia, tutti i gestori di strutture ricettive devono comunicare le generalità degli ospiti alla Pubblica Sicurezza entro 24 ore dall’arrivo. Questo vale sia che tu gestisca un hotel, un bed&breakfast, una casa vacanze, un campeggio o che affitti occasionalmente una stanza del tuo appartamento.

Mentre in passato le schedine alloggiati erano in forma cartacea, per cui ci si doveva recare personalmente in Questura per registrare gli ospiti, da alcuni anni è possibile farlo online. Puoi infatti compilare le schedine per gli ospiti tramite il servizio Alloggiati Web.

Inoltre, ti sarà richiesto di comunicare all’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) l’arrivo e la partenza dei tuoi ospiti. In questo modo, l’ISTAT sarà in grado di monitorare i movimenti degli ospiti delle varie strutture ricettive e l’andamento turistico in Italia per ciascun mese dell’anno e per ciascun comune.

Contatta il centro IAT del tuo comune o l’Osservatorio Nazionale del Turismo per ricevere le tue credenziali di accesso per l’invio telematico.

Altri aspetti fondamentali del tuo B&B

Ora che sai quali sono i passi da compiere per aprire il tuo B&B e le relative tasse e requisiti legali, è il momento di definire il servizio che vuoi offrire.

Camere per gli ospiti

Per definire esattamente il numero di camere e letti che vuoi avere nel tuo B&B, devi controllare la normativa regionale. In generale, gli ospiti devono essere in grado di accedere alle loro camere senza dover passare per altre camere da letto o zone destinate alla famiglia ospitante.

Inoltre, la maggior parte delle Regioni concorda sui mobili essenziali che dovresti fornire ai tuoi ospiti:

  • un letto
  • un comodino
  • una lampada
  • una sedia per persona
  • un armadio
  • uno specchio
  • almeno una presa di corrente
  • un cestino per i rifiuti

Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata alla nostra guida “Gli elementi indispensabili per attrezzare e arredare la tua struttura ricettiva“.

Colazione inclusa

Mentre in alcune strutture ricettive, come le case vacanza, puoi decidere se includere la colazione come opzione extra, in un B&B dovrai per forza fornire ai tuoi ospiti la prima colazione. Se così non fosse, non si chiamerebbe “letto&colazione”, no?

Hai due opzioni:

  1. Puoi decidere di offrire solo prodotti preconfezionati, non manipolati e possibilmente monodose. Per esempio, puoi offrire fette biscottate, marmellate, piccoli vasetti di nutella, succhi di frutta, brioche o altre merendine confezionate. In questo caso, non avrai bisogno di alcuna certificazione in quanto non avrai contatto diretto con i prodotti alimentari offerti agli ospiti.
  2. Se invece vuoi offrire prodotti freschi, come una torta fatta in casa o dei prodotti locali, ti sarà richiesto di redigere il manuale HACCPT (Hazard Analysis Critical Control Points) per la corretta somministrazione di cibi e bevande. Ti sarà richiesto di redigere un piano di autocontrollo a norma, in base alle caratteristiche specifiche della tua attività. Puoi redigere il HACCPT per il tuo B&B online, ad un prezzo minimo di 95€.

In generale, offrire una colazione fatta in casa ti permetterà di distinguerti dalla concorrenza. I tuoi potenziali ospiti saranno felici di poter consumare prodotti a chilometro zero e prelibatezze tipiche della zona. Potrai offrire un’opzione di turismo sostenibile, garantendo un’esperienza di qualità.

Tuttavia, se ti manca il tempo o la voglia di dedicarti alla prima colazione, puoi comunque trovare e offrire prodotti preconfezionati di qualità.

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Pulizia delle stanze

Per quanto riguarda la pulizia dei locali del tuo bed and breakfast, non c’è una regola precisa. In generale, la pulizia delle stanze dovrebbe essere quotidiana.

Come per altre strutture ricettive, sia che si tratti di grandi hotel o piccole case vacanze, la pulizia è essenziale. Infatti, non solo dimostra ai tuoi ospiti che il tuo servizio è affidabile, ma potrebbe anche aiutarti a ricevere delle buone recensioni al termine del loro soggiorno.

Cambio biancheria

La biancheria deve essere cambiata obbligatoriamente al termine di ogni soggiorno. Se il soggiorno dura più di una settimana, sarebbe opportuno cambiare la biancheria almeno una o due volte.

In generale, puoi chiedere ai tuoi ospiti se vogliono un servizio di pulizia della camera (magari mentre sono via) o se preferiscono avere a disposizione lenzuola pulite che possono cambiare da soli.

Bagno per gli ospiti

Ogni normativa regionale definisce il numero di bagni per gli ospiti necessari. In generale, non è obbligatorio avere un bagno per camera ma è importante che i servizi igienici siano facilmente accessibili.

Ogni bagno per gli ospiti dovrebbe avere:

  • un water
  • un bidet
  • un lavandino
  • una vasca o doccia con acqua calda
  • uno specchio
  • almeno una presa di corrente
  • un pulsante di emergenza

Altri servizi offerti

Se hai deciso di aprire un bed&breakfast imprenditoriale, avrai la possibilità di offrire tutta una serie di servizi aggiuntivi.

Per esempio, potresti offrire: noleggio di bici o attrezzature sportive, biglietti per fiere, musei ed altre attività nella zona, cestino da picnic, servizio di babysitting, etc. Le possibilità di upselling sono molte!

Se utilizzi una guida digitale per ospiti come quella offerta da Smoobu, puoi elencare lì i tuoi servizi aggiuntivi, in modo che gli ospiti possano prenotarli in anticipo.

Quanto costa aprire un Bed and Breakfast?

Ora che sai tutto quello che c’è da sapere su come aprire un B&B, è arrivato il momento di decidere se è l’investimento giusto per te.

Sia che tu decida di aprire un B&B familiare o imprenditoriale, dovrai affrontare diversi costi. Per questa ragione, è importante che tu prenda in considerazione ogni aspetto prima di avviare la tua attività. Ma quanto costa aprire un B&B?

È difficile stabilire una cifra precisa, dal momento che dipende molto dalla situazione individuale. Tuttavia, ecco alcuni dei costi che probabilmente dovrai affrontare nell’aprire il tuo bed and breakfast:

  • Costi di apertura: la presentazione della SCIA e la verifica d’idoneità dell’immobile ti costeranno all’incirca 500€.
  • Onorario del geometra o del tecnico abilitato: potresti voler consultare un esperto per assicurarti di essere in regola con i requisiti tecnici.
  • Onorario del commercialista: contattare un geometra che ti aiuti in materia di finanza e bilancio è importante, soprattutto se vuoi aprire un B&B imprenditoriale con partita IVA.
  • Iscrizione alla Camera di Commercio: se hai intenzione di aprire una partita IVA per il tuo B&B, dovrai pagare un diritto d’iscrizione alla Camera di Commercio ricorrente di 53€.
  • Lavori di ristrutturazione: la tua proprietà potrebbe aver bisogno di qualche lavoro di ristrutturazione per poter essere convertita in un bed&breakfast. L’importo potrebbe ammontare a svariate migliaia di euro.
  • Acquisto dei mobili: molto probabilmente, dovrai acquistare letti, comodini, armadi ed altri elementi di arredo per rendere le tue stanze comode e accoglienti.
  • Costo dell’assicurazione: alcune Regioni impongono che i proprietari di B&B stipulino delle assicurazioni. In ogni caso, è sempre meglio stipulare come minimo un’assicurazione di responsabilità civile per proteggere te e i tuoi ospiti.
  • Costo dei siti di prenotazione: i portali di prenotazione come Airbnb, Booking.com e HomeToGo ti permettono di raggiungere facilmente ospiti da tutto il mondo pagando dei costi di servizio.
  • Costo del sito web: per rafforzare l’identità del tuo brand ed incrementare la tua presenza online, dovresti create il sito web del tuo bed&breakfast.
  • Costo del channel manager: considera l’utilizzo di un channel manager che sincronizzi automaticamente i tuoi calendari, sia sul tuo sito web che sugli annunci delle varie piattaforme di prenotazione.
  • Costi di gestione: considera il costo di luce, gas, acqua, tassa sui rifiuti, canone RAI, connessione a internet, spese di manutenzione, acquisto di alimenti e prodotti per la pulizia dei locali.
  • Costo del manuale HACCP: in caso tu voglia offrire una colazione con prodotti freschi, dovrai redigere il manuale per la sicure e corretta amministrazione degli alimenti.

Ricordati che, sia per quanto riguarda i B&B familiari che quelli imprenditoriali, alcuni dei costi relativi all’attività sono deducibili se adeguatamente documentati.

Esistono agevolazioni per aprire un B&B?

Nella maggior parte dei casi, i finanziamenti a fondo perduto riguardano l’apertura di bed and breakfast imprenditoriali. Per quelli a carattere familiare, chiedi al tuo commercialista di fiducia in quanto potrebbero esserci delle agevolazioni a livello regionale.

Come gestore di un bed&breakfast con partita IVA, oltre alle agevolazioni derivanti dal regime forfettario, potresti inoltre accedere a finanziamenti europei e regionali. Per esempio, esistono progetti dedicati alla nascita e allo sviluppo di attività imprenditoriali gestite da donne o da giovani. Sono stati istituiti contributi a fondo perduto per attività che sviluppino il turismo sostenibile o che si focalizzino in aree specifiche del Bel Paese, come il Sud Italia o le aree colpite dal terremoto del Centro Italia.

Se decidi di aprire un B&B, dai un’occhiata ai bandi aperti o chiedi aiuto al tuo commercialista.

Quanto si guadagna con un Bed and Breakfast?

Un buon modo per capire se aprire un B&B è un investimento valido è quello di calcolare quanto saresti in grado di guadagnare.

Se i ricavi copriranno le spese, permettendoti di ottenere un discreto profitto, allora aprire un bed and breakfast potrebbe essere una buona idea. Chiaramente, nel caso in cui dovessi fare lavori di ristrutturazione consistenti, potrebbero essere necessari anche alcuni anni prima che ciò avvenga.

Ma come puoi calcolare il rendimento della tua struttura ricettiva (B&B, casa vacanze, affittacamere, etc)?

Prima di tutto, devi decidere se vuoi aprire un bed&breakfast familiare o imprenditoriale. Il primo sarà più veloce ed economico ma, con la seconda opzione, potresti ottenere delle agevolazioni finanziarie e un profitto maggiore, dato che ti sarà permesso di rimanere aperto tutto l’anno.

Se preferisci aprire un B&B saltuario, controlla la legge regionale per capire per quanti giorni ti sarà permesso di offrire il tuo servizio. A questo punto, devi decidere il prezzo per notte del tuo bed&breakfast.

Come posso decidere il prezzo del mio B&B?

Ci sono molti modi per decidere il prezzo per notte di un affitto breve. In molti si affidano a strumenti di prezzi dinamici, i quali analizzano il mercato, la concorrenza e le varie festività e creano una strategia di prezzi su misura. Nel momento in cui apri il tuo B&B, potresti optare per una di queste soluzioni.

Se invece stai calcolando il rendimento potenziale della tua casa vacanze, potresti iniziare analizzando gli altri B&B nella zona. Cosa offrono e a che prezzo? In questo modo, potrai fare una stima delle tariffe del tuo bed&breakfast. Considera inoltre che, soprattutto all’inizio, potresti voler offrire dei prezzi leggermente più bassi per ottenere le prime prenotazioni.

Calcola il tasso di rendimento del tuo Bed&Breakfast

Ora che hai anche quest’informazione, puoi calcolare il tuo tasso di rendimento del tuo B&B.

Dividi il reddito lordo (prezzo per notte per numero di notti in attività) per il costo totale di apertura del B&B, moltiplicando quindi per 100.

La cifra risultante indica il potenziale tasso di rendimento del tuo affitto a breve termine. Di solito, un buon investimento dovrebbe avere un tasso di rendimento di almeno il 5%. In ogni caso, verifica i valori ottenuti con il tuo commercialista prima di prendere una decisione.

Differenza tra un B&B e un affittacamere

L’attività di B&B imprenditoriale e quella di affittacamere hanno molto in comune.

In molti decidono di aprire un affittacamere in quanto presenta meno limitazioni rispetto a un B&B. Ad esempio, il proprietario della struttura non dovrà vivere nello stesso edificio o in uno adiacente, rispetto a dove alloggiano gli ospiti. Inoltre, non è necessario offrire la colazione.

Se questa potrebbe essere l’opzione che fa per te, controlla il regolamento della tua Regione in quanto, come per i B&B, anche per gli affittacamere esistono normative regionali e provinciali specifiche.

Come gestire un Bed and Breakfast di successo

Una volta che avrai compiuto tutti i passi necessari per aprire il tuo B&B, è il momento di ottenere le prime prenotazioni!

Chiaramente, dovrai fare del tuo meglio per offrire un servizio efficiente e professionale, in modo da garantire il successo della tua attività.

Un channel manager potrebbe fare al caso tuo.

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Inoltre, Smoobu offre alcune funzioni aggiuntive per soddisfare le esigenze dei suoi utenti. Con Smoobu puoi:

  • Automatizzare la comunicazione con gli ospiti, creando template di email personalizzate che Smoobu invia al momento prestabilito (alla prenotazione, il giorno prima dell’arrivo, il giorno del check-out, etc).
  • Costruire un sito web di prenotazione diretta con calendario delle disponibilità sincronizzato, per rafforzare la presenza online del tuo B&B.
  • Ottimizzare l’esperienza dei tuo ospiti offrendo loro una guida digitale completa e interattiva, con mappe, regole della casa, numero di emergenza e consigli sui locali e negozi locali.
  • Risparmiare tempo, riducendo le attività manuali quotidiane. In questo modo, sarai in grado di concentrarti su ciò che conta di più per te, che sia il rapporto con gli ospiti, una colazione di alta qualità o magari la tua occupazione principale.

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