
8 errori comuni nelle strategie di prezzo per case vacanza (e come evitarli)
Stabilire il prezzo giusto per la tua casa vacanza non è affatto semplice. Una tariffa troppo alta può spingere gli ospiti a scegliere un’altra struttura ricettiva; una tariffa troppo bassa rischia invece di farti perdere profitti preziosi. Evitando i principali errori di pricing, puoi aumentare le entrate con tariffe competitive ma oneste, sia che tu promuova i tuoi alloggi su Airbnb, Booking.com o altri canali.
In questo articolo scoprirai gli 8 errori più comuni nelle strategie di prezzo per case vacanza e come evitarli, con esempi pratici. Inoltre, vedrai come strumenti di dynamic pricing come Smoobu Prezzi Dinamici possono aiutarti a massimizzare i tuoi guadagni.
Gli errori più comuni nelle strategie di prezzo
Determinare le tariffe in modo strategico è fondamentale per massimizzare le prenotazioni e le entrate delle tue case vacanze. Ecco gli 8 errori più frequenti da evitare.
- Usare una tariffa fissa tutto l’anno
- Non confrontare le tariffe dei concorrenti locali
- Sottovalutare spese e costi nascosti
- Non avere prezzi diversi per le prenotazioni last minute
- Ignorare le tendenze di mercato a lungo termine
- Basare i prezzi solo su emozioni e intuizioni
- Non differenziazione tra alta e bassa stagione
- Trascurare gli eventi e le festività locali
Capire queste insidie ti aiuta a costruire una strategia di pricing più efficace, in modo che la tua casa vacanze sia competitiva tutto l’anno. Vediamo ora ogni punto nel dettaglio, con esempi reali.
1. Usare una tariffa fissa tutto l’anno riduce i guadagni
Molti host definiscono una tariffa notturna fissa per tutto l’anno. Questo approccio ignora la stagionalità e le variazioni della domanda: durante festività ed eventi locali potresti sottovalutare la tua proprietà, mentre in bassa stagione rischi di avere troppe notti invendute. Con una tariffa statica perdi sia prenotazioni che profitti. Il dynamic pricing ti aiuta ad adattare le tariffe in tempo reale e a massimizzare le entrate.
Esempio:
Una casa vacanza al mare è quotata a 100€ a notte tutto l’anno. In bassa stagione il prezzo è competitivo, ma in estate le proprietà vicine chiedono regolarmente 170 € o più. Non aggiornando le tariffe, l’host perde centinaia di euro durante i mesi di punta.
Soluzione:
Aggiorna le tariffe regolarmente in base a stagionalità, domanda ed eventi locali. Questo approccio flessibile ti permette di aumentare i guadagni nei mesi di punta e di mantenere prenotazioni costanti nei periodi di bassa stagione. Puoi farlo manualmente oppure affidarti a strumenti di dynamic pricing come Smoobu, che analizzano il mercato e regolano le tue tariffe di conseguenza.
2. Ricordati di confrontare le tariffe dei concorrenti locali
Un errore comune è stabilire i prezzi della tua casa vacanza senza guardare le tariffe di proprietà simili nella tua zona. Gli ospiti confrontano sempre più annunci su Airbnb, Booking.com e altri portali, quindi se il tuo prezzo è troppo alto rischi di perdere prenotazioni, mentre se è troppo basso sottovaluti la tua struttura ricettiva.
Esempio:
Un appartamento in centro città è quotato a 200€ a notte, mentre proprietà simili nella stessa zona vengono offerte a 160€ a notte. La differenza scoraggia i potenziali ospiti, che scelgono alternative più economiche, lasciando l’appartamento più caro vuoto.
Soluzione:
Controlla regolarmente i prezzi dei tuoi concorrenti locali e adegua le tariffe del tuo affitto breve. Puoi farlo manualmente confrontando annunci simili, oppure affidarti a strumenti di pricing dinamico, che ti semplificano il lavoro e ti aiutano a mantenere la giusta posizione sul mercato.
3. Sottovalutare spese e costi nascosti riduce il profitto
Un altro errore frequente è fissare i prezzi della casa vacanza senza considerare tutte le spese: costi di pulizia, commissioni delle OTA come Airbnb o Booking, tasse locali e manutenzione. Se non li includi nella tua tariffa, rischi di ridurre drasticamente il margine di profitto e di lavorare molto per guadagnare poco.
Esempio:
Una proprietà di montagna è quotata a 90€ a notte. Dopo aver tolto 30€ di pulizia, le commissioni OTA, le tasse e i costi di manutenzione, il guadagno reale è solo di 45€ a notte. Con il tempo, questa sottovalutazione incide in modo significativo sui ricavi complessivi.
Soluzione:
Calcola sempre tutte le spese prima di impostare la tariffa notturna. Includi pulizia, commissioni, manutenzione e tasse locali nel tuo pricing e rivedi periodicamente i costi, così ti assicuri che i prezzi restino aggiornati e i tuoi margini sempre positivi.
Per saperne di più: dai un'occhiata al nostro articolo "Costi del servizio di Airbnb".
4. Per aumentare i profitti, scegli prezzi diversi per le prenotazioni last minute
Molti host di affitti brevi mantengono invariata la tariffa anche quando la data di soggiorno si avvicina. Così facendo perdono l’occasione di attirare ospiti last minute e riempire le notti vuote, sia sulle piattaforme di prenotazione che sui siti web di prenotazione diretta. Le tariffe last minute sono una leva importante per aumentare l’occupazione e ridurre i mancati guadagni.
Esempio:
Una villa di lusso è quotata a 220€ a notte, ma resta vuota tre giorni prima del weekend. Offrendo uno sconto last minute, gli ospiti sceglieranno la tua struttura per prenotazioni con poco preavviso, riempiendo i buchi nel calendario.
Soluzione:
Prevedi sconti per le prenotazioni last minute, così da attirare ospiti dell'ultimo minuto e riempire le notti invendute. Puoi adeguare i prezzi manualmente oppure usare strumenti di dynamic pricing, che aggiornano automaticamente le tariffe in base all'avvicinarsi della data.
Per saperne di più: dai un'occhiata al nostro articolo "Promozioni e sconti per affitti brevi".
5. Ignorare le tendenze di mercato riduce la competitività della tua casa vacanze
Se non adegui le tariffe del tuo affitto breve ai cambiamenti del mercato, rischi di perdere prenotazioni a favore di host più reattivi. Le tendenze possono cambiare per vari motivi: nuovi competitor nella tua zona, oscillazioni economiche, nuove abitudini di viaggio o eventi imprevisti. Non adagiarti sugli allori, ma continua a migliorare la tua strategia di prezzo.
Esempio:
Un appartamento in una località sciistica mantiene sempre la stessa tariffa durante l’inverno. Nel frattempo, altri host abbassano i prezzi per attrarre più ospiti. Risultato: gli ospiti scelgono le alternative più convenienti, e la proprietà con prezzo fisso resta vuota.
Soluzione:
Monitora regolarmente il mercato e adegua i prezzi in base alle nuove tendenze, ai concorrenti e alla domanda reale. Considera l'esperienza degli ospiti e i loro bisogni. Aggiornamenti periodici ti permettono di mantenere la tua struttura competitiva e di massimizzare i ricavi. Con strumenti di tariffazione dinamica, puoi automatizzare questo processo e non perdere mai di vista i cambiamenti del mercato.
6. Non dovresti mai basare i prezzi solo su emozioni e intuizioni
Un errore molto comune tra gli host è fissare le tariffe della casa vacanza in base a valutazioni personali o al valore affettivo della proprietà, invece che su dati concreti. Questo porta spesso a prezzi troppo alti (che scoraggiano le prenotazioni) o troppo bassi (che riducono i profitti).
Esempio:
Un proprietario decide di mettere la sua casa colonica ristrutturata a 300€ a notte perché ne è molto legato. Tuttavia, proprietà simili nella stessa zona vengono affittate a 220€. Gli ospiti, trovando alternative più convenienti, scelgono altre strutture
Soluzione:
Affidati a dati di mercato oggettivi, strumenti di analisi e comparazione con i concorrenti. Usare un approccio basato sui dati ti aiuta a mantenere la competitività, aumentare l’occupazione e massimizzare i guadagni.
Con Smoobu, ad esempio, puoi accedere a report e analisi che ti guidano nelle decisioni di pricing della tua casa vacanze.
7. Non differenziare i prezzi tra alta e bassa stagione
Se non adatti le tariffe della tua casa vacanza in base alla stagionalità, rischi di perdere prenotazioni nei periodi tranquilli e guadagni preziosi nei momenti di alta domanda. Un prezzo unico tutto l’anno non riflette l’andamento reale del mercato e ti mette in svantaggio rispetto agli host che sanno differenziare.
Esempio:
Un appartamento vicino a una località sciistica costa 200€ a notte tutto l’anno. In inverno, quando la domanda è altissima, proprietà simili arrivano a 350€ o più, mentre in bassa stagione i prezzi scendono anche a 120€. Non aggiornando le tariffe, l’host perde opportunità di guadagno in inverno e resta con notti vuote in estate.
Soluzione:
Adatta i prezzi alla stagionalità: applica tariffe più alte durante i periodi di punta (festività, vacanze scolastiche, stagione sciistica o balneare) e abbassa i prezzi nei mesi più tranquilli per mantenere un buon tasso di occupazione.
8. Considera eventi e festività locali quando scegli le tue tariffe
Ignorare l’impatto di eventi e festival sulla domanda è un errore che può costarti caro. Durante concerti, fiere, eventi sportivi o festival, la richiesta di alloggi cresce e gli ospiti sono disposti a pagare di più. Se lasci invariati i prezzi della tua casa vacanza, rischi di vendere a basso costo le notti più preziose.
Esempio:
Un appartamento in una città famosa per il suo festival annuale resta a 150€ a notte. Gli altri host della zona raddoppiano le tariffe a 300€ o più. Risultato: l’appartamento viene prenotato subito, ma a un prezzo molto inferiore rispetto al reale valore di mercato durante l’evento.
Soluzione:
Monitora il calendario locale e adegua i tuoi prezzi in occasione di eventi, festival e grandi appuntamenti. Essere proattivo ti permette di massimizzare le entrate nei periodi di maggiore affluenza. Con il dynamic pricing, puoi automatizzare anche questa attività e non rischiare di perdere opportunità.
Ma cos'è esattamente il dynamic pricing?
Il dynamic pricing (o tariffazione dinamica) utilizza dati in tempo reale e, in alcuni casi, algoritmi di intelligenza artificiale per stabilire automaticamente le tariffe della tua casa vacanza. Lo strumento analizza diversi fattori, tra cui:
- domanda di mercato,
- prezzi della concorrenza,
- tendenze di prenotazione,
- eventi e festività locali,
- stagionalità.
Monitorando costantemente queste variabili, le soluzioni di pricing dinamico ti assicuraro prezzi sempre competitivi, ottimizzati sia per aumentare le prenotazioni che per massimizzare i ricavi.
Vuoi approfondire? Leggi la nostra guida completa al dynamic pricing per case vacanza.
La soluzione più semplice per ottimizzare i prezzi delle case vacanza
Con Smoobu Prezzi Dinamici puoi integrare Airbnb, Booking.com e le principali piattaforme online in un unico flusso automatizzato. Il sistema monitora continuamente tendenze di mercato, prezzi dei competitor, eventi locali e domanda stagionale, adattando le tue tariffe in automatico. Il risultato? Più occupazione e più profitti, senza dover aggiornare manualmente i prezzi.
In più, Smoobu collabora con i migliori partner del settore per offrirti sempre maggiore flessibilità.
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